In questi giorni, il candidato sindaco della destra villasantese si è di nuovo “pronunciato” sulla scuola dell’infanzia Tagliabue: lo ha fatto interrogando pubblicamente il sindaco sulla correttezza dell’iter procedurale che ha portato alla decisione della chiusura, demolizione e ricostruzione lasciando intendere che qualche passaggio potesse essere stato saltato e che siano state commesse, in sostanza, delle irregolarità.
Ha usato poi social e giornali per diffondere le sue domande e i suoi dubbi, ai quali, facendo seguito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco ai media locali, anche noi rispondiamo puntualmente per ristabilire la verità dei fatti e per rispettare i cittadini, che non meritano di essere “usati” per la propria campagna elettorale. Ma andiamo con ordine. Ecco le domande della destra:
1) Perché non sono state completate le due ulteriori fasi previste dalle norme vigenti?
Vogliamo subito rassicurarlo. Le fasi che prevedono rispettivamente: analisi e verifica strutturale, riepilogo delle vulnerabilità, ipotesi di intervento strutturale, sono state tutte eseguite e le relative relazioni sono depositate in Comune.
2) Perché si è deciso di procedere alla costruzione di una nuova struttura in assenza di una validazione complessiva sullo stato della Tagliabue e sul possibile recupero della stessa?
Sicuro che sia andata così? No, perché l’analisi dell’edificio ha evidenziato che – scritto testualmente nella relazione della società terza incaricata di eseguire i rilievi – sussistono “gravi, nonché diffuse criticità strutturali, e tenuto conto degli ingenti importi stimati per un eventuale intervento che – come richiesto dalla normativa cogente – sarebbe finalizzato sia all’adeguamento statico sia al miglioramento sismico, secondo il principio della “giusta misura e del minimo intervento”, a giudizio dello Scrivente, il perseguimento di una soluzione volta alla ristrutturazione della costruzione attuale sconterebbe costi troppo elevati per ottenere conseguentemente risultati confrontabili, in termini di efficacia, durabilità e manutenibilità, a quelli che si otterrebbero con una nuova costruzione. A questi aspetti si aggiunga anche il fatto – non trascurabile – che un eventuale intervento non consentirebbe, comunque, di conseguire il livello di sicurezza sismica di una costruzione ex-novo, ma solo un livello nella misura del 60% (E ≥ 0,60)”.
Insomma, i tecnici hanno messo nero su bianco che è più conveniente costruire un nuovo asilo anziché imbarcarsi nella ristrutturazione dell’esistente che, per di più, non sarebbe nemmeno pienamente affidabile in caso eventi sismici. A questo aggiungiamo una considerazione: che senso avrebbe avuto riqualificare una struttura concepita architettonicamente e pedagogicamente negli anni ’50? La nuova scuola, come concertato con il corpo docenti, guarderà al futuro dei nostri figli e nipoti.
3) Perché si sono persi 2 anni?
Ma chi l’ha detto che si sono “persi”? Il candidato sindaco di destra pare preso nella foga dell’anticipata campagna elettorale, ma solo lui.
Innanzitutto, da settembre 2021 ad oggi gli anni trascorsi non sono ancora due e comunque – in questo periodo – l’Amministrazione villasantese ha ottenuto l’effettuazione degli approfondimenti delle analisi, fatto redigere le relazioni sulle verifiche che la destra chiede e, nel frattempo, ha completato il cantiere per la messa in sicurezza antincendio della scuola Villa (fatto in sé slegato dalla vicenda Tagliabue ma rilevante per la sicurezza degli alunni). In più, ha partecipato al bando PNRR per provare ad ottenere i finanziamenti per la ricostruzione dell’asilo. Quest’ultimo aspetto ha determinato un allungamento dei tempi dovuto principalmente all’attesa della risposta da parte ministeriale. La Giunta Ornago è invece intervenuta tempestivamente per l’ampliamento degli spazi della Villa, come richiesto da ATS, per agevolare la convivenza fra elementare e asilo.
4) Perché si è deciso di realizzare un prefabbricato container architettonicamente ed esteticamente di qualità visibilmente pessima procedendo tra l’altro all’abbattimento di piante e all’eliminazione di verde pubblico?
Il prefabbricato era la soluzione più rapida per ampliare gli spazi e garantire la convivenza della scuola elementare con l’asilo per il tempo necessario a ricostruire la Tagliabue. Non solo, era il modo per evitare la diaspora di alunni dall’IC Villasanta verso scuole di Comuni limitrofi, con evidente disagio per le famiglie e potenziale perdita di lavoro per le educatrici. Invece i bambini dell’asilo Tagliabue, grazie alla collaborazione tra Comune e Scuola, non hanno perso un solo giorno di frequenza e questo nonostante la gestione dell’emergenza abbia coinvolto con importanti traslochi e adattamento degli spazi scolastici tutti i nostri plessi.
La preoccupazione dell’Amministrazione è opportunamente stata rivolta alla funzionalità dei nuovi spazi richiesti, rispondendo alle esigenze didattiche e di tempistica delle insegnanti e consentendo di mantenere il buon livello del progetto educativo della scuola. Ciò è confermato dal gradimento espresso dai bambini e dalle insegnanti da quando hanno iniziato a utilizzare il prefabbricato. Quanto all’abbattimento delle piante, il verde pubblico a Villasanta è ben gestito, curato e salvaguardato; il necessario sacrificio di due pini e un cespuglio prevede le dovute compensazioni con nuove piantumazioni nel giardino stesso.
5) Perché non sono state assunte decisioni valutando preventivamente il rapporto costi/benefici rispetto alla possibilità di effettuare interventi di recupero/consolidamento della originaria scuola Tagliabue?
Le valutazioni sono state circostanziate nella relazione dell’ottobre 2021 dal titolo “Ipotesi di intervento strutturale” (di cui sopra al punto 2) e indicano in 3 milioni e 493mila euro il costo indicativo della ristrutturazione di una struttura comunque datata, progettata negli anni ‘40 e completata nel ‘58, non andando oltre il 60% di sicurezza in caso di sisma. Mentre la stima del costo di un nuovo edificio – più moderno e più sostenibile – superava di poco i 4 milioni di euro. Tutto ciò non è coperto da nessun segreto, se ne è parlato più volte in Consiglio comunale, nella conferenza dei capigruppo, nelle Commissioni Territorio, una delle quali in presenza dell’ingegnere incaricato dei rilievi.
Considerazione: per farsi un’idea propria dello stato dell’arte sarebbe bastata una semplice domanda di accesso agli atti e i consiglieri della destra avrebbero potuto disporre di tutte le relazioni tecniche sul caso risparmiando una brutta figura al loro candidato. Come mai in 2 anni non ci hanno pensato? Questo sì che è un tempo lungo e anche se lo facessero ora non sarebbero – loro sì – in colpevole ritardo verso la comunità e i loro stessi elettori? Ma per la destra, in questa campagna elettorale anticipata, evidentemente pagano di più la disinformazione ai danni dei cittadini, la polemica gratuita e il tentativo continuo di screditare la Giunta in carica.
La Lista Cittadini per Villasanta rimanda al mittente le critiche, riconferma la fiducia nell’operato della Giunta Ornago che, incurante delle polemiche, prosegue nella complessa attività amministrativa di fine mandato e sottolinea lo scivolone in cui è incorso il candidato sindaco della destra, forse dovuto alla sua inesperienza, forse perché non ben supportato dai consiglieri comunali della sua sponda politica o forse solo per il gusto di strumentalizzare in mancanza di altri argomenti.
Lista civica Cittadini per Villasanta
Tags: Amministrative 2024, Cittadini per Villasanta, Luca Ornago, Scuola Tagliabue, Villasanta
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