“Fuori tema”. Così, nel Consiglio Comunale del 30 novembre scorso, il consigliere di minoranza Ubiali ha definito la dettagliata risposta del Sindaco all’interrogazione sulla situazione del personale del Comune di Villasanta. Giudizio categorico, a sua volta fuori tema e, come spesso accade, senza fondamento. Già, in primo luogo perché il consigliere ha espresso il suo giudizio in fase di dichiarazione di voto indirizzata ad un altro punto all’ordine del giorno (la proposta di variazione di bilancio di fine anno) ma anche perché, poco prima, il suo capogruppo Casiraghi si era complimentato con il Sindaco per la completezza dello stesso intervento.
Quando si dice, avanti compatti.
Sempre nel Consiglio Comunale del 30, sempre in fase di discussione sulla variazione di bilancio, anche l’intervento del consigliere leghista Cambiaghi si è incentrato su argomenti, come dire, fuori tema. Il consigliere è infatti tornato sull’argomento della collocazione temporanea delle sezioni della scuola dell’infanzia Tagliabue alla scuola primaria Villa. Ha criticato l’operato dell’Amministrazione (e ci sta, se siedi sul fronte opposto) ma non ha portato alcun contributo al punto in discussione, il bilancio appunto. Fuori tema.
Seppur non oggetto di discussione dell’ultimo Consiglio, sorprende la continua accusa per la presunta mancanza di comunicazione della maggioranza verso la minoranza sul tema della scuola Tagliabue. È come se le informazioni che vengono passate (dall’estate scorsa) ai capigruppo di tutte le forze politiche sull’evoluzione della vicenda, non giungessero ai consiglieri… Sotto accusa è però soprattutto il mancato passaggio delle stesse informazioni in sede di Commissione Territorio, di cui Cambiaghi è presidente. Allora forse la questione è un’altra…
Comunque, il consigliere Cambiaghi ha detto la sua e cioè che ci sono tre oratori a Villasanta, e allora perché non si sono utilizzati per risolvere la situazione dei (testuale) “150 bambini lasciati per strada?”. Lasciamo al lettore il giudizio su quanto sia grave dichiarare nell’aula di un Consiglio comunale una cosa tanto falsa – nessuno, pare quasi superfluo doverlo specificare, è mai stato lasciato “per strada”.
Sorvolando sul virgolettato, si è fatto notare che la sua “soluzione” è stata, mesi fa, una delle prime analizzate e poi accantonata per molteplici fattori economici, temporali e progettuali di facile intuizione. Il consigliere Cambiaghi si è pure sorpreso, con mimica al limite dell’indignazione, quando è stato fatto notare che alcuni trai più evidenti ostacoli nell’utilizzo dell’ex oratorio femminile quale possibile soluzione, siano l’anzianità dell’edificio, le incongruenze strutturali e normative degli ambienti rispetto alle necessità sanitarie, di sicurezza e educative di una scuola dell’infanzia, nonché, ovviamente, la proprietà privata dell’edificio stesso. Come se proprio lui, che in quegli spazi ha trascorso anni da bambino, adolescente, giovane e poi genitore, non ne conosca lo stato attuale.
Anche qui allora, forse la questione è un’altra…
Sempre fuori tema, il consigliere Ubiali, citando l’esperienza dei suoi decenni di permanenza tra i banchi del Consiglio Comunale, ha accusato l’Amministrazione di procedere senza una chiara idea e in modo confuso. Ci sorprende che tanta esperienza non lo porti a capire che, invece, il percorso è ben chiaro e punta a due obiettivi precisi e paralleli: la gestione dell’emergenza e la realizzazione di una nuova scuola. Obiettivi che non possono fare a meno del confronto con i diretti destinatari. La qualità degli interventi e il confronto con docenti e genitori sono proprio i fattori determinanti con i quali l’Amministrazione Comunale deve misurarsi per garantire, in questa fase di emergenza, il proseguimento del percorso educativo dei bambini unitamente al loro benessere e a quello del personale scolastico. Il tutto mentre, parallelamente, si procede con gli uffici comunali all’iter di realizzazione della nuova scuola dell’Infanzia Tagliabue, che significa non solo curarne la fase progettuale e costruttiva, ma anche, prima, definire la procedura tecnica che garantisca le migliori condizioni in termini di qualità, tempestività ed efficacia. Il tutto in un contesto, quello della pandemia, che rende più complesso ogni intervento. Ma forse è proprio il metodo che sfugge al consigliere…
Ancora una volta, infine, siamo stati accusati di aver dichiarato l’inagibilità del vecchio edificio scolastico prima di aver formalmente ricevuto la relazione tecnica completa di chi ha svolto le approfondite analisi strutturali, ed ancora una volta si è dovuto spiegare che proprio grazie a questo anticipo, peraltro suffragato da parere tecnico che non lasciava spazio ad alcuna interpretazione differente, l’Amministrazione, in sinergia con la scuola, ha potuto organizzare la ripresa del servizio educativo a settembre, senza far perdere ai bambini neanche un giorno di scuola (altro che “bambini lasciati per strada”…). Ancora una volta allora, forse la questione è un’altra…
La questione è che per “battere un colpo” e per farsi notare a tutti i costi, il metodo della minoranza di centrodestra è quello di esibire pseudo-proposte di cui già conosce l’inadeguatezza, ma grazie alle quali poter argomentare polemiche di bassa leva, generando confusione nella popolazione
Pazienza. Noi eletti nella lista civica Cittadini per Villasanta continuiamo a lavorare per il bene del paese. In tema.
Lista Civica Cittadini per Villasanta
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Grazie per l’utile resoconto …